A pochi giorni dall’avvio di “Luci d’Artista”, e con i lavori di riqualificazione urbana appena conclusi, il Comune introduce una nuova disposizione per i dehors di bar e ristoranti. 
Secondo quanto previsto dall’ordinanza, firmata dal dirigente Maurizio Durante su indirizzo della Giunta, i dehors, pur mantenendo una profondità massima di 3,00 metri, dovranno “arretrare” verso i palazzi. Il risultato? Un ampliamento dello spazio centrale del Corso, quello destinato al passeggio, che si allargherà di mezzo metro. Una variazione apparentemente modesta, ma ritenuta strategica dall’amministrazione in vista del grande afflusso di visitatori previsto per “Luci d’Artista”. La decisione nasce con l’obiettivo di “ampliare lo spazio libero e non occupato della sezione centrale del Corso, al fine di consentire un transito più agevole per persone e mezzi di soccorso e/o servizio”. Da Palazzo di Città, però, precisano: si tratta di una “fase di sperimentazione”, la cui durata coincide quasi esattamente con quella di “Luci d’Artista”, vale a dire dal 1° novembre 2025 al 30 gennaio 2026. La riorganizzazione non è motivata soltanto dalla sicurezza. L’obiettivo del Comune, come si legge negli atti ufficiali, è anche quello di “garantire la massima fruibilità visiva del nuovo disegno urbano” dopo i recenti interventi di riqualificazione. L’ordinanza prevede solo una deroga: la distanza di 1,50 metri è valida a meno che i percorsi tattili per gli ipovedenti non siano posizionati oltre tale limite. In quest’ultimo caso, i dehors dovranno rispettare la distanza imposta dai percorsi, garantendone la “corretta fruizione”. L’ordinanza avverte: in caso di mancato adeguamento, “il Comune provvederà d’ufficio a spese e in danno della parte inadempiente”, indipendentemente da eventuali sanzioni accessorie. Un segnale deciso: sulla sicurezza e sull’ordine del Corso, l’Amministrazione non farà concessioni.
